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BLOGGER SOTTO ESAMI
Il blogger ha gli esami, l'attività del blog è dunque sospesa e riprenderà regolarmente non prima di ottobre. Sperando che il blogger li passi...

domenica 13 novembre 2011

Leggi, non guardare (informazione & YouTube)

In un weekend impegnato a recuperare il sonno perduto scrivo il mio post settimanale solo di domenica sera. Dovrei scusarmi, ma tanto non mi segue comunque nessuno, quindi pazienza.
In ogni caso, oggi volevo riflettere sul tipo di comunicazione che avviene tramite internet. Lo spunto me l'ha dato questo articolo di Anonimoconiglio (che colgo l'occasione di segnalarti, mio unico lettore) riguardo alle teorie di McLuhan applicate alla rete. Il bravo coniglio ne sa di certo più di me, ma non ambisco a fare a gara, piuttosto volevo concentrarmi su un aspetto che trovo lui abbia trascurato, ovvero le diverse forme di comunicazione via web.
In linea generale, chi vuole dare una notizia o esprimere un'idea via internet ha due modi: scrivere un articolo o postare un video. In entrambi i casi la comunicazione avrà le caratteristiche tipiche della rete, ovvero relativa facilità di creazione e condivisione, la difficoltà nel "farsi notare" vista la grande quantità di video e articoli presenti in internet e la possibilità di commentare da parte degli utenti. Anche il contenuto spesso è simile: il più delle volte un video su YouTube che vuole fare informazione consiste in una voce, in genere fuori campo, che recita un copione, dicendo appunto ciò che il video vuole comunicare, mentre sullo schermo scorrono immagini più o meno pertinenti, che a volte servono come "prova" di ciò che viene detto, a volte hanno come unico scopo quello di riempire il video mentre la voce parla (chi li conosce, pensi ai video sulle varie teorie del complotto, sono un esempio perfetto). Quindi tra un articolo scritto e un video di solito non vi è una gran differenza in ciò che riguarda il contenuto, ma vi sono grandi differenze riguardo alla forma, al mezzo.
La parola scritta infatti ha un approccio razionale, poiché a differenza dell'ascolto o della visione di immagini la lettura è un procedimento complesso che richiede appunto l'intervento del lato razionale dell'uomo, il quale può fa da filtro per quello emotivo. Inoltre, la comunicazione tramite testo scritto consente al fruitore di decidere quali debbano essere i tempi di fruizione: quando leggi un articolo puoi con facilità rallentare se ti imbatti in passaggi particolarmente complessi, magari rileggerli, scoprire che sono male argomentati e smontarne l'argomentazione, oppure puoi soffermarti a metà lettura e riflettere se sei d'accordo con ciò letto finora, farti un'opinione, magari rileggendoti qualche passaggio che non ricordi perfettamente. In pratica, la lettura di un testo scritto consente con facilità la riflessione, permette di esercitare la propria coscienza critica.
Diverso è per la comunicazione tramite video. Infatti, un video non può essere fruito così come scritto sopra, salvo dover continuamente mettere in pausa e mandare indietro, pratica molto scomoda. Quindi nella comunicazione tramite video è il video stesso a decidere i tempi di fruizione e questo consente facilmente di saltare alcuni passaggi logici facendo apparire forte una comunicazione in realtà debole. Inoltre, un audio-video (quando scrivo "video" do per scontato che ci sia anche l'audio) consente di inviare una serie di messaggi non verbali (dal suono della voce o la sua intonazione alle immagini mostrate) che agiscono a livello emotivo aggirando la ragione critica del lettore. Infine, un'immagine video, proprio perché appare più "vera" può essere più facilmente falsificabile: se ti dicessero che esiste un motore che produce energia a gratis, cioè senza consumarne, tu non ci crederesti, ma se mentre te lo dicono ti fanno vedere un motorino che gira senza avere la spina attaccata e una lampadina che si accende, tutto al cospetto di sedicenti scienziati, rischi anche di crederci, senza pensare che in quel motorino potrebbe benissimo esserci una pila ben nascosta (per la cronaca, un tale motore, chiamato "motore di Tesla", non esiste, è sufficiente avere elementari nozioni di elettrodinamica per saperlo).
Quindi, in sintesi, la comunicazione tramite testo scritto favorisce la riflessione, mentre quella audio-video ti invita semplicemente a schierarti da una parte e credere a quello che ti viene detto o "mostrato". Ciò avviene indipendentemente dal contenuto e questo rende la questione ancora più importante, poiché è il "mezzo" ad essere il "messaggio", per ricollegarci a McLuhan: il "come" ti viene comunicato qualcosa ti cambia molto di più di quanto faccia il contenuto della comunicazione e se non sei preparato può raggirarti. Perciò, lettore, stai attento.


P.s. Mi scuso per non aver linkato qualche video di esempio, ma non voglio contribuire alla loro diffusione. Se mai vi imbatterete in essi, ricordate ciò che ho scritto. (Lo so, ora mi rivolgo al lettore al plurale, ma se è arrivato fin qui a leggere devo dargli del voi).

P.p.s. Lo so cosa pensate, l'Italia è in grave crisi economica, il Governo è finalmente caduto e tu pensi a queste cazzate? È che, nonostante il poco spontaneo "passo indietro" di Silvio, la situazione italiana è talmente nera che pensarvi mi suscita a volte rabbia, ma più spesso ansia e depressione. Perciò, per oggi, preferisco dedicarmi ad altro.

4 commenti:

  1. volevo segnalarti che qualcuno ti legge... :) E poi volevo dirti che non sono d'accordo sullà possibilità di maggior comprensione nei video piuttosto che nei testi.E' vero,il linguagio non verbale influenza molto l'idea che ci facciamo dell'argomento,ma ti ricordo,che il video si può mandare avanti e indietro come si vuole,quindi se uno "vede" criticamente un video può benissimo soffermarsi o riflettere sulle parti di esso,è quindi possibile,perchi guarda con attenzione,smontare la tesi del video.E dopo aver detto "video" circa 15 volte ti saluto,spero mi risponderai :)

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  2. Ti chiedo scusa se ti rispondo solo adesso, ma non seguo il blog giornalmente. Ti ringrazio della segnalazione, mi consola un po' XD
    Sappi che sei il primo a commentare questo blog (e spero non l'ultimo).
    Per ciò che riguarda il video, è vero, può essere mandato avanti o indietro, ma non è un'operazione "comoda", o comunque molto meno comoda di quanto non lo sia la rilettura di un testo. Prova a pensarci: ascolti la voce di un video, ti perdi un pezzo e mandi indietro, però mandi indietro troppo poco, allora mandi indietro ancora ma questa volta esageri (specie se il video è lungo). Ti stufi di fare tentativi, risenti un pezzo del video in più e poi ancora non comprendi bene, ripeti l'operazione un'altra volta perdendo un po' di tempo. Alla fine ti stufi e lasci perdere. Con la lettura ti basta sposare gli occhi. È poi rilevante anche il tempo di fruizione, su YouTube non c'è l'opzione "rallenta il video". Questi saranno dettagli, ma credo abbiano comunque un peso notevole (almeno, per me lo hanno). Certo, è sempre possibile smontare la tesi del video, ma è più "scomodo". E gli argomenti scritti contro il video, inseriti nei commenti, avranno sempre un'efficacia inferiore a quella del video stesso.

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  3. Come tutti i mezzi di comunicazioni,il video ha le sue particolarità,diverse da quelle del testo,Il video infatti,a differenza dello scritto,può essere assorbito passivamente,e quindi acriticamente,e questo comporta quello che hai scritto nel brano,ma se ci ponessimo con davanti ad un video con lo steso interesse che riserbiamo ad un testo,sicuramente non penseremo allà scomodità di mandare avanti o indietro il video,poichè questo difetto è compensato da una maggiore facilità di comprensione,grazie alle immagini.Poi certamente,la questione della comodità è soggettiva,a me non da fastidio,ma altri si possono annoiare.Sono onorato di esssere il primo ad aver commentato :D

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  4. Diciamo che questo dipende molto dal tipo di video, a mio parere. A volte le immagini sono usate non per spiegare meglio il testo, ma solo per riempire la parte visiva, appunto, del video, e quindi finiscono col distrarre e non con lo spiegare. Questo modo di fare video, in particolare, è molto usato dai sostenitore delle tesi complottiste e ne è il principale tramite.
    Diciamo che mi sono riferito più che altro a questo tipo nello scrivere il mio post, poiché molto diffuso, ma certo non escludo che ce ne possano essere altri, certamente il video di una conferenza, in cui chi parla lo fa in modo da farsi facilmente capire da chi lo ascolta, per esempio non presenta i difetti che ho attribuito alla comunicazione via video. Lo ammetto, avrei dovuto specificare meglio questo nel mio post.
    In generale, però, hai ragione nel dire che basterebbe porsi davanti ad un video con lo stesso interesse che dedichiamo ad un testo scritto, ma diciamo che la forma del video, o comunque quella di alcuni particolari tipi di video, non stimola a farlo. E molte persone non lo fanno (e io mi ritrovo a dover spiegare che motori "di Tesla" a moto perpetuo non esistono).

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