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domenica 18 dicembre 2011

Smontiamo una bufala: Pisapia e i biglietti gratis ai clandestini

Visto che, per quanto ne so, nessuno lo ha ancora fatto, mi accingo a smontare la bufala secondo cui Pisapia, dopo aver mangiato un paio di bambini, vorrebbe far salire gratis tutti i clandestini sui mezzi pubblici che noi tutti paghiamo con le "nostre" tasse (alzate, come sempre, dai "Komunisti").
Torniamo seri. Un paio di giorni fà mi sono imbattuto in questa notizia pubblicata su #2Filter dal dubbio titolo "Milano, prove tecniche di sinistra: i clandestini viaggiano gratis sui mezzi pubblici". Secondo #2Filter, Sinistra e Libertà avrebbe avanzato la proposta, che poi il sito precisa non essere passata, di far avere agli extracomunitari, anche se clandestini, biglietti gratis sui mezzi ATM. Basta leggere l'articolo per accorgersi che non è minimamente credibile, innanzitutto per la confusione che si fa tra il concetto di "extracomunitario" e quello di "clandestino" (vi ricordo che un Rumeno non è extracomunitario, neanche se clandestino, mentre lo sono uno Svizzero o un Americano), poi per la semplice impossibilità per un controllore di verificare se un passeggero sia o no clandestino: se sei clandestino non hai documenti, quindi non hai un documento che attesti il fatto che tu sei clandestino (a meno che non vogliate dare biglietti gratis a chiunque si presenta senza documenti). Ciononostante, al post su #2Filter seguono commenti su commenti di quanto la Sinistra sia cattiva e odi gli Italiani, più fortunatamente il commento di qualcuno facente notare che la notizia sia poco credibile, appunto una bufala.
Per il momento io mi sono limitato ad accodarmi a quest'ultimi, spiegando perché la notizia non poteva essere vera così come ho fatto qui sopra. Vedendo però che un po' troppi dei contatti facebook di un mio amico ci stanno credendo (non contatti di Notturno: la pagina è ancora vuota) ho deciso di rimboccarmi le maniche e fare uno di quei lavori che gli Italiani non vogliono più fare: controllare le fonti. Non che l'idea mi entusiasmi: le fonti di #2Filter sono (sorpresa sorpresa) Libero e il Giornale. Ho iniziato da uno dei due articoli di Libero, quello dal titolo meno stupido, ma non è stato molto di aiuto. Titolone: "Clandestini gratis sui tram, l'ultima idea di Vendola", pari pari a quello di #2Filter, altrettanto in odore di bufala. Ma può un quotidiano a tiratura nazionale scrivere notizie palesemente false senza rischiare una denuncia per diffamazione? Evitando di rispondere ho letto l'articolo e, che sorpresa, non si parla minimamente di "clandestini gratis sui tram", si accenna solo ad "agevolazioni per tutti, anche per i clandestini", frase ambigua (le stesse agevolazioni per Italiani, stranieri con il permesso di soggiorno e clandestini oppure agevolazioni speciali per chi è in Italia illegalmente?) ma che, visto il titolo, non può che far pensare alla stessa interpretazione data da #2Filter: quel cattivone di Pisapia vuole far viaggiare gratis neri, Zingari e Rumeni (quest'ultimi in realtà non centrano nulla, ma lo sanno tutti che è sempre colpa loro). Proseguendo riluttante la lettura ho poi notato che l'articolo di Libero ha l'indiscutibile pregio di riportare il commento forcaiolo-fascistoide del capogruppo Pdl Carlo Masseroli: ben venga se è "uno strumento di adescamento dei clandestini, così da farli venire allo scoperto e identificarli immediatamente", a cui fa eco un commento simile del leghista Alessandro Morelli; così sperando di trovare altre perle di tal genere ho proseguito al lettura e ecco che ho trovato scritto di "abbonamenti gratis per over 65 con reddito sotto i 16 mila euro (eccola, la parola "gratis"), e per i ragazzi con meno di 26 anni". Ora però il dubbio è ritornato: non potrebbe essere che quel "gratis sui tram" sia in realtà riferito a tutti gli over 65, anche clandestini, e che un giornalista di Libero dotato di scarsa autostima abbia scritto un titolo fazioso sperando che nessuno leggesse l'articolo?
Per saperne di più, ho poi letto l'articolo de il Giornale (sic). Anche in questo caso il titolo non prometteva bene, "sconti Atm ai clandestini, l'ok di Pisapia", mentre il sottotitolo parla di "abbonamenti da riservare agli stranieri irregolari", ma almeno non è usata l'espressione "gratuito". La lettura dell'articolo invece, che ci crediate o no, è risultata illuminante. Il pezzo in realtà è quasi del tutto incentrato su presunti litigi all'interno dell'amministrazione Pisapia, in barba al titolo che suggerisce tutt'altro argomento, tuttavia in tre righe si legge che la proposta è stata avanzata dal consigliere di Sel Luca Gibillini, il quale sostiene la necessità di "estendere ai clandestini la possibilità di abbonarsi ai mezzi", misura "prima di tutto anti-evasione, il Comune perde 40 milioni all'anno per chi viaggia senza biglietto"; questo è infatti il motivo per cui si incentiva l'uso dell'abbonamento, il quale però è nominale e quindi necessita che l'abbonato sia in possesso di un documento di identità, del quale appunto i clandestini sono sprovvisti. La proposta è stata presa in considerazione dal consiglio comunale ed è vista di buon occhio da Pisapia stesso, a quanto si legge, ma è per il momento accantonata poiché presenterebbe difficoltà ad essere applicata.
Quindi, forse abbiamo svelato l'arcano. L'ultima cosa da fare è quindi rintracciare la proposta del signor Gibillini, facilmente trovata nel blog del consigliere stesso. E infatti, ecco qui la pietra dello scandalo: l'invito, intelligente e condivisibile, "ad attivarsi per lo studio di soluzioni tecniche finalizzate a predisporre l’introduzione, da parte di ATM, di titoli di abbonamento ottenibili senza la presentazione di documento di identità valido, ma attraverso forme alternative com la presentazione di domande di permesso di soggiorno, della richiesta di status di rifugiato, attraverso segnalazioni delle associazioni competenti e riconosciute e dichiarazioni spontanee dei datori di lavoro tutelate dal diritto di riservatezza", così da consentire al Comune di recuperare i "mancati introiti derivanti dall'evasione", molti dei quali sono dovuti al fatto "che una parte dei viaggiatori senza titolo ed evasori sono privi di documento di identità e quindi impossibilitati ad accedere alle forme di abbonamento garantite a tutti gli altri cittadini e quindi messi in condizione di spesa inaccessibile per la quotidianità dell’utilizzo dei mezzi pubblici". La conseguenza, piuttosto marginale, è che anche alcuni immigrati clandestini e/o extracomunitari godrebbero degli stessi abbonamenti agevolati (e in alcuni casi gratuiti) di cui godono i cittadini Milanesi. Quindi, maggiore uguaglianza e minore evasione fiscale, non privilegi garantiti ai "clandestini" come l'articolo di #2Filter e i titoli di Libero e il Giornale sembrano affermare.

Perciò, cosa concludiamo da questa bufala smontata?
1) In il Giornale l'articolo e il titolo sono stati scritti da due persone diverse, che neppure si parlano, oppure da una sola ma affetta da forti disturbi di personalità.
2) L'articolo di Libero non è soltanto fazioso, ma anche tanto ambiguo che persino molti dei lettori più fedeli del quotidiano ne escono confusi.
3) L'autore dell'articolo su #2Filter fa parte di questi lettori. In più, suppongo spaesato da una lettura così ostica, egli non solo dimostra di aver esaminato con fretta e superficialità l'articolo di Libero da cui attinge le proprie informazioni, ma anche di essersi fermato al titolo nell'esaminare l'altro articolo postato come fonte, quello de il Giornale. Il che può andare bene quando scrivi il tuo stato di facebook che poi viene letto dai tuoi amici, meno quando scrivi su un sito che vorrebbe fare "informazione". Se questo è sufficiente a minare in modo definitivo la credibilità del sito stesso, lo lascio decidere a voi.
4) La proposta del consigliere Gibillini è ottima e, anche se ora è ferma per comprensibili difficoltà di attuazione, il mio augurio è che possa diventare legge.

Così, cari lettori, concludo questo mio lavoro non retribuito che consiste nello scavare nel fango altrui in cerca di un po' di quella cosa che forse potremmo chiamare "verità". Alla prossima bufala, sperando che la vivisezione di questa vi abbia lasciati soddisfatti.

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