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mercoledì 23 novembre 2011

La religione complottista

Con l'aggravarsi della crisi economica e con la chiamata al governo di Mario Monti, che ha lavorato come consulente in un'importante banca, ecco che le teorie del complotto stanno attraversando una delle loro età dell'oro. In particolare, naturalmente, fiorisce quella del signoraggio, che sostiene a grandi linee (come spiegherò tra poco, è inevitabile parlare a grandi linee) che il denaro sia un complotto delle banche per renderci tutti schiavi; il web però è stracolmo di presunte notizie secondo cui, per esempio, le scie di condensa degli aerei sono in realtà "scie chimiche" che cambiano il clima (l'effetto serra, naturalmente, è una copertura, per la gioia dei petrolieri) per favorire gli interessi strategici dell'America, insieme con i potenti trasmettitori dell'HAARP, apparecchio usato per studiare l'atmosfera tramite onde elettromagnetiche ma che in realtà secondo alcuni blogger sarebbe in grado di scatenare nubifragi e addirittura terremoti. C'è chi sostiene che l'attentato alle Torri Gemelle sia un complotto della Cia (o del Mossad) e chi pubblica video su un presunto motore magnetico, il motore di Tesla, che è in grado di produrre più energia di quanta ne consumi, "creandola" dal nulla, e che ci è stato fin'ora tenuto segreto per colpa dei petrolieri Rockefeller e del geloso Edison (e delle banche, naturalmente, specie quelle americane), mentre resistono alcuni classici intramontabili del genere, come il complotto pluto-giudaico-massonico tanto caro ad Hitler, e a volte ci si imbatte inarrivabili capolavori, come la dottrina secondo cui i Rettiliani, popolo alieno, hanno cambiato il DNA umano affinché non fossimo più erbivori bensì mangiatori di carne.
Le teorie del complotto sono per loro natura non scientifiche, poiché non possono essere falsificate (mi attengo al criterio di Karl Popper). Difatti, chi sostiene una teoria del complotto sostiene anche che ogni argomento contro la propria tesi sia frutto della cospirazione degli stessi Massoni (o banchieri, o Giudei) contro cui egli si batte: se ricerche scientifiche ufficiali smentiscono la teoria allora sono state falsificate, se esperti in materia (i promotori della teoria non sono mai esperti in materia) non vi credono è perché sono stati indottrinati, mentre se chi la sostiene è accademicamente isolato allora è stato epurato dai cospiratori. Inoltre, spesso una teoria del complotto non è ben delineata ma presenta un'infinità di variabili, così da scansare molte delle argomentazioni contro di essa semplicemente modificando la propria versione. Insomma, anche dal punto di vista logico-dialettico e non solo scientifico non ci possono essere prove che le teorie siano vere o false, poiché le stesse prove dovrebbero avere come presupposto proprio la verità o falsità delle teorie, nella vastità delle loro ipotesi. Se ci pensate, questo è lo stesso motivo per cui non si può dimostrare l'esistenza o non esistenza di Dio (come avevo già accennato qui), la cui presunta volontà è per natura imperscrutabile, ed è per questo che voglio paragonare le teorie del complotto ad una religione.
Insomma, il complottismo è come una religione: i suoi testi sacri sono i video di YouTube, suo principale tramite, ascoltati perlopiù passivamente dagli utenti (sapete cosa penso dell'informazione tramite video) e mai contraddetti dai fedeli, mentre i suoi profeti sono quei presunti esperti "epurati" dalle università, quasi mai in realtà laureati in ciò di cui parlano (Giacinto Auriti, uno dei principali promotori della teoria cospirazionista economica del signoraggio, è laureato in giurisprudenza, giusto per fare un esempio). Chi non si dichiara d'accordo a volte si trova semplicemente coinvolto in una discussione forse un po' a senso unico ma comunque civile, altre volte viene accusato di essere un "SERVO" o un "disinformatore per mestiere" (naturalmente pagato dagli Usa, dalle banche e da Israele), va da sé quindi che raramente un cospirazionista legge articoli con contenuti differenti da quelli in cui crede, scritti da "servi", e spesso anzi non vi entra neppure in contatto.
Immagino che ormai abbiate capito che io ritengo le teorie del complotto poco credibili. Tuttavia, come ho già scritto non ci sono né ci possono essere prove del fatto che siano false (va beh, salvo quando sono autocontraddittorie). Quindi, pur dubitando fortemente della loro veridicità, per correttezza non posso negare che potrebbero essere fondate, che esista logicamente (matematicamente) parlando la possibilità che siano vere, per quanto questo sia poco probabile (probabilità davvero bassissime per i rettiliani, direi, un po' più alte per ciò che riguarda signoraggio o complotto delle Torri Gemelle). Perciò, come comportarsi? Per quanto che mi riguarda, come sapete io sono razionalmente agnostico: se il complottismo è una religione io non posso sapere se ciò che dice è vero o falso, ma posso il più delle volte comportarmi a priori da esso e, quando non posso, è giusto che io faccia ciò che ritengo più giusto secondo quello in cui credo (o almeno ci provo), così al massimo avrò sbagliato in buona fede. Magari scoprirò in futuro qualcosa che mi farà cambiare idea, non posso escluderlo, o più probabilmente rafforzerò il mio scetticismo, ma ora non posso saperlo ed è inutile che io mi tormenti.
Come tutte le religioni, però, il complottismo ha anche i suoi fanatici. Coloro che credono alle teorie del complotto, in verità, sono il più delle volte (per ciò che è la mia esperienza) disponibili al confronto e pur rimanendo nella maggior parte dei casi convinti delle proprie posizioni sono aperti a cambiarle. Vi sono tuttavia anche gli integralisti, e alcuni di loro fanno politica. In generale infatti le teorie del complotto nascono e proliferano in ambienti di estrema destra, la cospirazione del signoraggio per esempio ha tra i propri padri Ezra Pound, poeta simbolo della destra neofascista, e lo stesso Auriti citato sopra è stato candidato al Parlamento europeo nella lista di Alessandra Mussolini, mentre oggi l'uomo politico che più porta avanti queste ed altre posizioni legate al "complotto" è Mario Borghezio, leghista e neonazista (non è neonazista? Sapete nulla della sua carriera?). Inutile parlare poi dell'infausta fortuna del "complotto pluto-giudaico-massonico", che mi auguro sia nota a tutti. Certo però non tutti i complottisti sono fascisti, anzi queste teorie, che ambiscono ad essere "contro il sistema", hanno un discreto successo anche in ambienti di sinistra più o meno "estrema" e hanno molti seguaci politicamente non schierati, che sono capitati per caso in un blog complottista e, per mancanza di esperienza nel valutare il materiale trovato in internet, ne sono rimasti affascinati. Questi sono i più pericolosi. Chi è di sinistra in genere è vaccinato contro il fascismo ed è abituato a non fidarsi di chi se ne fa promotore, ma chi invece non possiede ancora una cultura politica potrebbe spendere il proprio voto in favore di chi si adopera a "combattere i cospiratori". Il diffondersi delle teorie del complotto potrebbe insomma essere il trampolino di lancio di una nuova ascesa dell'estrema destra, che da anni si rafforza in tutta Europa e ci sono tutte le premesse perché cresca anche in Italia (dove però non esiste tutt'ora una forte destra liberale che rifiuti ogni contatto coi fascisti, si pensi a Borghezio o al berlusconiano Ciarrapico entrambi militanti in partiti al governo fino a poco fa).
È già accaduto che il Fascismo si diffondesse in Europa a seguito di una crisi economica e la conseguenza fu una guerra mondiale e un massacro di Ebrei, Rom, omosessuali e Comunisti. Oggi quel Fascismo c'è ancora, con idee molto simili a quelle di allora, e non riesco a smettere di temere che possa ancora salire al potere. Spero di sbagliarmi e mi auguro che il complottismo resti una religione in uno Stato laico. Altrimenti, potremmo dover tornare sui monti.

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